“L’assenza educativa”

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Trascrizione.

Dobbiamo avere tutti ben chiaro il significato globale della sessualità

L’ASSENZA EDUCATIVA

Riprendendo il discorso, appena abbozzato nell’ultimo articolo, vorremmo giustificare una nostra affermazione: quella relativa alla deficienza educativa.

Sappiamo di non dire una cosa nuova, anche se spesso di fatto dimenticata, quando affermiamo che una maturità sessuale è autentica nella misura in cui si inserisce e si attua nella più ampia maturità dell’intera persona.

La costruzione di una personalità comporta la promozione e pienezza di tutti i fattori vitali di una persona umana, inglobati però e armonizzati nell’unità dell’io.

Di conseguenza la menomazione di uno qualsiasi di questi fattori blocca la realizzazione della persona nella sua interezza, come del resto la sopravvalutazione di uno di essi squilibra ed ossessiona.

Ciò ci permette di esplicitare quanto avevamo solamente affermato denunciando, nel nostro ultimo articolo, la mancanza di una adeguata educazione sessuale.

Infatti gli attuali sistemi educativi soffrono spesso di entrambe le deficienze adesso notate.

Sono menomazioni che inibiscono le forzate ignoranze, le bugie date per togliersi d’impaccio, i rimandi all’età o alle esperienze personali, l’abile sorvolare sull’argomento dando per scontate acquisizioni tutt’altro che avvenute, la superficialità sommaria e sbrigativa; tutte le volte cioè che l’educatore si rifiuta di affrontare sul serio il problema contribuisce alla inibizione e menomazione.

Sono invece sopravvalutazioni che squilibrano tutte le concezioni istintive e meccaniche che, come tali, definiscano il sesso realtà incontrollabile e necessitante; la pretesa di risolvere il problema facendo soltanto vedere, come se tutto si esaurisse in un fatto di abitudine anziché di costruzione di valori; la tendenza a riferire qualsiasi comportamento umano ad un condizionamento del sesso, quasi il subconscio costituisca il vero centro di ogni consapevolezza.

Invece, oggi, dovremmo aver tutti chiaro il significato globale della sessualità, che, ben lungi da essere un solo meccanismo biologico, è piuttosto una angolazione sotto cui va considerata tutta la persona in tutti i suoi livelli vitali.

Scopriremmo allora che la legge fondamentale da scoprire è in questo campo la complementarietà che esiste tra l’uomo e la donna costruiti e da costruire.

Non basterà allora liberarsi da tutte le menomazioni che inibiscono e dalle sopravvalutazioni che squilibrano, ma occorrerà anche salvarsi dalle svalutazioni. Infatti si svaluta il problema quando lo si riduce solo ad un capitolo di scienza da studiare, ad una sensazione od emozione da provare, ad un piacere da sfruttare.

Nicola Pende ci avrebbe detto, con il titolo di un suo libro, che resta da costruire l’uomo, quello intero.

G. L.

 

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